I grissini sono un alimento completo, leggero e gustoso che è anche facile da preparare a patto di conoscere i segreti. Di seguito, abbiamo elencato quali sono i tre errori imperdonabili che la maggior parte delle persone commette preparandoli.
Errore # 1: usare poco olio
Un buon grissino richiede ingredienti di qualità e un vero lago d’olio. Deve esser lucido, unto e profumatissimo grazie a una generosa quantità di olio. È un grave errore lesinare sull’olio. Chi si vuole cimentare con la grissini produzione deve prepararsi a versare questo oro liquido in quantità. In generale, si può dire che per circa 800 g di semola e 200 g di farina bianca, ci vuole almeno un 150 g di olio.
Non è finita qui perché ci vuole altro olio per irrorare l’impasto e formare i grissini. Ne servirà altro ancora per bagnare la teglia del forno. Attenzione: è estremamente importante che si usi sempre solo olio extra vergine di oliva di grande qualità, vietato invece usare quello di semi che non ha le stesse proprietà.
Errore # 2: impastare a lungo
La pasta per preparare i grissini è molto morbida, unta e idratata. Potrebbe sembrare difficile da credere sapendo che il risultato finale è friabile. La pasta del grissino va massaggiata e impastata il meno psosibile. Non è un pane o la pasta per le tagliatelle: non bisogna lavorarla troppo. Basta una veloce impastata per amalgamare gli ingredienti e poi va fatto riposare irrorato di olio evo per circa un’ora perché il lievito faccia gonfiare il composto.
Errore # 3: impastare di nuovo
Il bello di preparare i grissini è la lavorazione veloce. Dopo che l’impasto ha riposato, è sbagliatissimo impastare di nuovo l’impasto altrimenti si rovina tutto il lavoro fatto dal lievito. La pasta altimetri si sgonfia. Questo potrebbe rendere un po’ più difficile formare i grissini. Vale quindi la pena fare al panetto che lievita una forma allunga. I grissini vanno ricavati di netto, una strisciolina per volta aiutandosi anche con un coltello.